Coltivazione e commercio di cipolle sono documentate quindi sin dal 1300; nei secoli a venire la cipolla è sempre stata considerata come uno dei prodotti di punta della zona.
L’ambiente è perfetto: il nome stesso, Cannara, evoca zone ricche d’acqua, dove le canne vegetano spontanee sulle rive dei molti corsi d’acqua dai nomi altrettanto evocativi (il Topino, il Timia, il Fiumicciolo, l’Ose, il Vaone, il Fosso Rapace).
Se a questi abbiniamo terreni sabbiosi e/o argillosi, ecco il binomio perfetto per la crescita e la coltivazione del famoso bulbo.
La cipolla in questione si presenta in tre tipologie:
- la cipolla di Cannara Dorata,
- la cipolla di Cannara Piatta,
- la cipolla di Cannara Rossa.
LA FESTA DELLA CIPOLLA - LA SAGRA DELLA CIPOLLA
Nel mese di settembre ricorre la fiera di S.Matteo, patrono della città e la fiera della cipolla, in occasione della quale da molti anni la locale Pro Loco organizza la Festa della Cipolla: le piazze più caratteristiche del paese diventano centri di musica, danza e un piccolo mercato dove cipolla la far da regina.
La cipolla, con le sue innumerevoli proprietà terapeutiche, è una pianta bulbosa erbacea che nel corso di due anni raggiunge il suo massimo sviluppo vegetativo.
Può essere tondeggiante, appiattita, oppure globosa o a forma di trottola. Può avere le tuniche che ricoprono il bulbo di colore bianco, biondo o addirittura violaceo.
Le testimonianze sulle proprietà gastronomiche e terapeutiche della cipolla ci giungono fin dal 1600, dove veniva utilizzata per la preparazione di zuppe con rape, bietola e piselli.
Cannara, nei pressi di Foligno, è l'area tipica di produzione delle cipolle, dove i coltivatori del luogo hanno mantenuto vive le tradizioni produttive e gastronomiche di un tempo (salsicce del cipollaro, zuppa di cipolla, ecc.).
Nel periodo della raccolta, durante la sagra della cipolla di Cannara è ancora oggi possibile assistere alla legatura delle cipolle nelle caratteristiche "trecce", che facilitano la conservazione e l'uso del prodotto.
Le varietà coltivate, accanto a quelle di nuova selezione, annoverano alcuni ecotipi locali, la cui ricognizione risulta tuttora difficile, a causa dei limitati fondi destinati alla ricerca di tali varietà, minacciate da una progressiva erosione genetica.
Ciò che invece rimane viva in tale area è l'abilità dei "cipollari" e le caratteristiche ambientali, particolarmente favorevoli alla produzione di cipolle.
LA CIPOLLA DI CANNARA
La cipolla di Cannara (ALLIUM CEPA), ha un bulbo di colore bianco, forma rotondeggiante, con poli convessi si semina a pieno campo nel mese di marzo. Sarchiatura nel mese di aprile, ripetuta più volte. Controllo delle fitopatie con prodotti a base di rame.
Irrigazioni non abbondanti ma frequenti. Raccolta nei mesi di luglio e agosto ed asciugatura nel campo.
Seguono le fasi di pulizia e selezione, del prodotto per tipo e calibratura. In seguito i bulbi vengono “intrecciati”, pronti per la vendita.
La cipolla, con le sue innumerevoli proprietà terapeutiche, è una pianta bulbosa erbacea che nel corso di due anni raggiunge il suo massimo sviluppo vegetativo.
Può essere tondeggiante, appiattita, oppure globosa o a forma di trottola. Può avere le tuniche che ricoprono il bulbo di colore bianco, biondo o addirittura violaceo.
Le testimonianze sulle proprietà gastronomiche e terapeutiche della cipolla ci giungono fin dal 1600, dove veniva utilizzata per la preparazione di zuppe con rape, bietola e piselli.
Cannara è l'area tipica di produzione delle cipolle, dove i coltivatori del luogo hanno mantenuto vive le tradizioni produttive e gastronomiche di un tempo (salsicce del cipollaro, zuppa di cipolla, ecc.).
Nel periodo della raccolta, durante la sagra della cipolla di Cannara è ancora oggi possibile assistere alla legatura delle cipolle nelle caratteristiche "trecce", che facilitano la conservazione e l'uso del prodotto.
Le varietà coltivate, accanto a quelle di nuova selezione, annoverano alcuni ecotipi locali, la cui ricognizione risulta tuttora difficile, a causa dei limitati fondi destinati alla ricerca di tali varietà, minacciate da una progressiva erosione genetica.
Ciò che invece rimane viva in tale area è l'abilità dei "cipollari" e le caratteristiche ambientali, particolarmente favorevoli alla produzione di cipolle.