Slow Manifesto - A plus A Gallery
       

Slow Manifesto - A plus A Gallery

Dal 28/mag/2025 al 15/lug/2025
Calle Malipiero 3073 - Venezia (Venezia)
Slow Manifesto - A plus A Gallery
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Slow Manifesto 

Opening 28 maggio ore 18

A plus A Gallery, Venezia

a cura di School for Curatorial Studies Venice

Artisti: Riccardo Benassi, Thomas Braida, Nina Ćeranić, Numero Cromatico, Petra Cortright, Sylvie Fleury, Esther Gamsu, Lauren Lee McCarthy, Jon Rafman, Rafaël Rozendaal

La Galleria A plus A è lieta di annunciare l’apertura della mostra Slow Manifesto, curata dai partecipanti alla 32esima edizione del corso in Pratiche Curatoriali e Arti Contemporanee della School for Curatorial Studies Venice. 

L’esposizione, visitabile da mercoledì 28 maggio a martedì 15 luglio 2025, esplora il tema del desiderio, tra manipolazione e autenticità, attraverso le opere di artisti internazionali

La collettiva, che si svolge in concomitanza con la 19. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, riunisce, negli spazi della Galleria A plus A, i lavori di Riccardo Benassi, Thomas Braida, Nina Ćeranić, Numero Cromatico, Petra Cortright, Sylvie Fleury, Esther Gamsu, Lauren Lee McCarthy, Jon Rafman, Rafaël Rozendaal.

Il progetto nasce dalla ricerca degli studenti della School for Curatorial Studies Venice sulle dinamiche di condizionamento del desiderio. 

Nell’epoca contemporanea la manipolazione del desiderio è veicolata dalle continue pressioni sociali, che lo trasformano in un meccanismo di controllo per alimentare il consumo. Ciò comporta una crisi della soggettività: l’individuo è intrappolato in un circuito che gli impone di riprodurre sterili logiche di mercato, arrivando così a desiderare a comando, sopraffatto dagli input esterni. Il desiderio cessa di essere autentico e diventa suggerito, confezionato, somministrato. Il sistema, tuttavia, non è infallibile e la mostra indaga la facoltà di interrogarsi sul significato stesso del desiderio e su come liberarlo da sovrastrutture esterne

Attraverso videoartepittura, installazioni, alcuni artisti lavorano sull’attesa e sulla possibilità, piuttosto che sulla soddisfazione immediata o sull’oggetto finale del desiderio. Altri invece smascherano il linguaggio della pubblicità, della politica e della tecnologia, frammentando i codici e presentandone le contraddizioni. 

In un mondo saturo di stimoli, la mostra propone al visitatore di rallentare e riflettere come atto rivoluzionario, sottraendosi al giogo dei condizionamenti esterni e recuperando il diritto a coltivare un desiderio autentico. 

 

IL PERCORSO ESPOSITIVO 

L'itinerario di mostra si sviluppa su due livelli, secondo una progressione tematica. Al piano inferiore della galleria l’attenzione è posta sull’esperienza di una mente sollecitata da un ambiente che ricrea la sensazione di trovarsi in una sala d’attesa sovraccarica di pubblicità, nella quale immagini, slogan e suoni amplificano la tensione tra il desiderio autentico e quello indotto. Salendo al piano superiore, le opere esposte suggeriscono un’atmosfera più minimale e meditativa, un invito a prendere consapevolezza di una realtà diversa e meno caotica, raggiungibile solo allontanandosi, fisicamente e mentalmente, dalla fonte di disturbo. 


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