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Il Parco naturale regionale del Monte San Bartolo è una delle quattro riserve della regione Marche. È stato istituito nel 1994 ed è situato a ridosso della costa adriatica nella provincia di Pesaro e Urbino, toccando i due comuni di Gabicce Mare e Pesaro.
Ciò che rende importante questo parco è il suo territorio cosi particolare, dal momento che su tutta la costa adriatica sono molto rare falesie e grotte quali questo piccolo promontorio possiede. Anche Dante Alighieri ne face menzione nella Divina Commedia per la loro incredibile ripidità.
Queste colline emergono tra le basse sabbiose coste della Romagna e delle Marche ed hanno una strettissima spiaggia formata per lo più da depositi di ghiaia franata dalle pareti sovrastanti.
Molto particolare è un tipo di ciottolo di colore giallo dorato detto cogolo che un tempo veniva qui preso per essere poi utilizzato nella pavimentazione di molte città dei dintorni.Quest'attività non è più permessa poiché molto probabilmente ha favorito l'accelerarsi dei fenomeni erosivi.
Le ripidi falesie qui presenti sono un bellissimo esempio di una formazione stratigrafica del periodo del messiniano.
La Fauna
La "fame" di terra famosa nella storia del popolamento pesarese, insieme alla dolcezza dei declivi, hanno fatto sì che il territorio venisse coltivato in quasi tutte le sue parti fino a tempi recenti.
Per questo motivo la presenza di grandi mammiferi era limitataprima degli anni '90, fino a quando il capriolo, in espansione naturale in tutto la provincia, è arrivato anche nel Parco, trovandolo idoneo proprio per il mosaico di coltivi e boschetti.
Tra gli altri mammiferi presenti spunta la volpe, che frequenta anche le spiagge per nutrirsi degli organismi marini rimasta sulla spiaggia, il tasso, l'istrice, la donnola, la lepre ed il ghiro.
Il Parco ospita poi diverse specie di rettili e anfibi, ma l'area protetta è importante per la presenza, e soprattutto per la migrazione, di numerose specie di uccelli.
Tra le presenze importanti si deve registrare quella del falco pellegrino che, dopo decenni di assenza, è tornato a popolare stabilmente la falesia. Il prestigioso predatore ha nidificato sulle pareti a strapiombo sul mare. Gli amanti di bird watching possono poi ammirare ogni anno il grande spettacolo costiutito dal passaggio di molti rapaci migratori tra cui falchi pecchiaioli, falchi di palude e una specie molto rara: l’albanella pallida, che viene dall’Africa per poi nidificare nell’Europa dell’est.
Notevole dal punto di vista naturalistico è anche lo svernamento degli uccelli marini costieri, quali lo smergo maggiore, il cormorano, lo svasso maggiore e svasso piccolo e, negli inverni più freddi, l’ edredone, oltre a quello di numerose specie di gabbiani, tra cui alcuni esemplari di zafferano, gavina, gabbiano corallino, gabbiano comune e quello reale. Nella zona della foce del fiume Foglia e a Baia Flaminia svernano anche l'airone cenerino, la garzetta e talvolta i cigni reali.
Alcune specie di limicoli frequentano poi le spiagge durante l'inverno, tra questi il piovanello e il piro piro piccolo.
Il gufo comune, la civetta e l'assiolo nidificano abitualmente, così come il barbagianni, che approfitta del costante degrado delle case coloniche abbandonate per insediarvisi.
Il territorio del Parco vede anche la migrazione dei passeriformi oltre a quella di gru e cicogne bianche e nere