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La città di Volterra e il suo splendido circondario sono, molto probabilmente, in Toscana, una delle realtà più diversificate e ricche di attrazioni. Una delle meta piú amate della regione insieme a Firenze e Pisa. L'indiscutibile tradizione storica si unisce alla splendida natura che offre, dalla morfologia, alla vegetazione, alla fauna, un patrimonio davvero imponente.
Qui potrete ammirare simboli artistici e monumentali di grande importanza semplicemente percorrendo le strade del centro storico. Inoltre sarà possibile scoprire un paesaggio incontaminato, uno stile di vita a “misura d’uomo” e la singolare arte della manifattura dell’alabastro.
Una visita a Volterra ve ne farà apprezzare l’atmosfera, i contrasti e la cultura proiettandovi in una singolare ed impareggiabile esperienza.
Volterra è oggi una città dal caratteristico aspetto medievale, dove è ancora possibile sentire l'atmosfera di un borgo antico, grazie al un isolamento relativo che ha limitato lo sviluppo commerciale e industriale, impedendo quello scempio edilizio che spesso accompagna lo sviluppo economico.
Volterra é una Cittá d´Arte, Tradizioni ed infinita Cultura avvolta dai paessaggi tipici della Toscana con una qualità della vita ancora a dimensione umana e un artigianato artistico unico al mondo: l'alabastro.
A Volterra la storia ha lasciato il suo segno con continuità dal periodo etrusco fino all'ottocento, con testimonianze artistiche e monumentali di grandissimo rilievo, che possono essere ammirate semplicemente passeggiando per le vie del centro storico, ma anche visitando i musei cittadini: la Pinacoteca Civica, il Museo Etrusco, il Museo d'Arte Sacra, l'Ecomuseo dell'Alabastro.
Volterra si potrebbe descrivere anche come una moderna è racchiusa realtá quasi completamente entro la cerchia delle mura duecentesche e che sono il punto di arrivo di un processo di espansione urbana che, iniziata intorno all'anno mille trova la sua conclusione ai primi del 1300 con la costruzione dei sistemi difensivi in prossimità delle porte principali della città. Infatti, la città ridotta in forma castrense nel periodo tardo-antico (sec.V) e il cui perimetro è oggi segnato dal Piano di Castello, Porta all'Arco, via Roma, via dei Sarti e via di Sotto, si sviluppa intorno all'antica chiesa di Santa Maria (attuale cattedrale) e al contiguo pratus episcopatus, oggi piazza dei Priori, mentre al di fuori del castrum o castellum, sorgono, dopo l'anno mille il borgo di Santa Maria, attuale via Ricciarelli, perpendicolare alle mura del castello, e il borgo dell'Abate, attuale via dei Sarti, parallelo alle stesse mura.
Uno degli appuntamenti immancabili é infatti naturalmente quello con Le Cinta Muraria medievale volterrana che fu edificata nel XIII secolo . Iniziata, al sorgere del secolo durante il regime consolare, come rifacimento e rafforzamento della muraglia etrusca, fu proseguita metodicamente fino al 1254, anno in cui i fiorentini imposero con le armi il costituto popolare e il governo di parte guelfa. Nel 1260 il regime ghibellino, succeduto a quello guelfo, constatata la vulnerabilità del sistema difensivo volterrano dovuta al troppo esteso perimetro del circuito etrusco, ingaggiò quaranta maestri di pietra finché la città non fosse completamente murata: Il Lavoro fu iniziato nell'autunno del 1260 e nel giro di pochi anni fu portato a termine.
In asse con il Palazzo dei Priori sorge secondo un uso urbanistico tipicamente toscano la piazza S.Giovanni dove si affacciano tutti gli edifici pertinenti all'azione della chiesa: la cattedrale, il battistero, la casa dell'Opera, l'ospedale di Santa Maria, il cimitero (attuale via Turazza).
L'odierno circuito medievale delle mura racchiudeva, fino a pochi anni orsono, quasi tutta la città che non ha avuto nei secoli una forte espansione urbanistica rimanendo, pertanto, quasi uguale a se stessa con i suoi quattro borghi medievali, raccordati alla città da strade in salita. Sono i borghi di S.Alessandro, sulla via delle Saline guardante la Val di Cecina, di S.Lazzaro, sulla via per Firenze e Siena, di S.Stefano e di S.Giusto, il più lontano dalla città, in prossimità delle Balze e dominato dalla possente mole della chiesa dedicata al patrono; è per definizione il borgo di Volterra tanto che, comunemente, si indica con "i borghi" il borgo di S.Giusto.
Alla fine dell'ottocento e nel primo trentennio di questo secolo nella zona di borgo S.Lazzero è sorto il grande complesso dell'ospedale psichiatrico, trasformato oggi in moderna struttura ospedaliera, dove, l'eclettismo dell'architettura primo novecento si mescola alla grandiosa e tronfia architettura del periodo fascista.
Nella zona di S.Lazzero é possibilie anche ammirare l'antica stazione ferroviaria che fu inagurata nel 1912 e che collegava attraverso ardite ponteggiature la città a Saline.
La silhouette di questa incantevole città si staglia inconfondibile a 550 metri di altezza su di un mare di colline argillose: sono le balze. Le linee sinuose delle creste si intersecano secondo un disegno che si gioca tutto su due colori base: il giallo bruno dell'argilla e il verde del versante opposto, ricoperto di vegetazione.
Qua e là monasteri, eremi, casolari incastonati tra filari di cipressi ed olivi centenari: un panorama inconfondibile.