Tappeti Persiani, vendita tappeti on line, Tappeti per la casa e ufficio
       

ID:610 Tappeti Persiani, Vendita Tappeti - Perugia (Perugia)


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Cenni storici

In Oriente, il tappeto ha origini particolarmente antiche, datate V secolo o VI secolo, più tardi il tappeto annodato sarebbe stato introdotto in Persia dai turchi Selgiuchidi a partire dal XI secolo. Il più antico tappeto a noi pervenuto è noto come Tappeto di Pazyryk (circa 500 a.C.). L'arte del tappeto persiano giunse alle più alte vette durante la dinastia dei safàvidi ovvero fino al primo quarto del 1700. Nel 1800 ha un ruolo importante la città turca di Smirne dietro le accresciute richieste della borghesia europea. I Tappeti egiziani, un tempo chiamati Tappeti di Damasco o Tappeti mammelucchi a motivi geometrici stilizzati, furono prodotto di punta dei mercanti veneziani già dal 1500, come appare ad esempio nei dipinti dell'epoca di Tintoretto.

Il periodo migliore della produzione di tappeti in India corrisponde al XVI secolo e XVII secolo, sotto la dinastia Moghul e grazie a lavoratori migrati dalla persia. I capolavori di questa arte raffigurano spesso scene di caccia con elementi naturalistici.

In Europa i tappeti sono stati fabbricati sin dal 1200 in Spagna, con molteplici riferimenti alla produzione anatolica, questo tipo di tappeto venne massicciamente esportato nel resto del continente e chiamato tappeto ispano-moresco. La Francia ebbe maggior fortuna nella produzione seicentesca dei laboratori del Louvre, i motivi sono ispirati alla pittura francese di paesaggio. Nel 1800 la manifattura dei tappeti venne fusa con quella dei gobelins. In altre nazioni europee nacque una produzione più che altro ad imitazione di disegno orientali ma maggiormente meccanizzata, infine nel 1900 l'arte del tappeto passò dall'imitazione a motivi astratti o stilizzati, fino alla rivalutazione di tipi rustici regionali.

 

 Le lavorazioni orientali

Il tappeto orientale ha una individualità spiccata, che permette agli esperti del settore di determinare il luogo d'origine e, con buona approssimazione, persino l'età. Ogni distretto, persino ogni famiglia, possiede disegni e motivi propri che vengono tramessi di generazione in generazione e che di solito non vengono copiati da estranei. Peraltro la conoscenza dei costumi permette anche di stabilire l'uso che si intendeva fare del tappeto ed il simbolismo religioso o poetico in esso contenuto.

I tappeti orientali sono classificati in base alle aree di provenienza, non necessariamente coincidenti con confini politici:

    * Tappeti Anadöl o turchi commercializzati nei mercati principali di Smirne ed Istanbul, non hanno solitamente figure umane o di animale e sono asimmetrici, con prevalenza di colori come azzurri, verde Nilo, seppia, giallo ed avorio;
    * Tappeti Berberi, sono caratterizzati da colori squillanti (rosso, azzurro, oro), disegni geometrici asimmetrici e lane di filato grosso;
    * Tappeti del Caucaso adorni di soli arabeschi e figure geometriche;
    * Tappeti Transcaspio, i cui tipi migliori vanno sotto il nome di Bukara;
    * Tappeti Turkestan;
    * Tappeti persiani, ornati a disegni floreali con scene di caccia e, negli esemplari antichi, persino di novelle;
    * Tappeti indiani;
    * Tappeti del Deccan;
    * Tappeti cinesi che riprendono disegni ed ornamenti tipici delle ceramiche della medesima provenienza, come il drago e la fenice;

La lana che che si impegna nei tappeti orientali è prevalentemente di pecora, ciò non esclude l'utilizzo di lana di capra o di cammello. La finezza del filo ed il numero dei punti annodati nell'unità di superficie dipendono anch'essi dalla regione di provenienza, ma anche dal pascolo, dalla razza dell'animale da cui si è ricavata la lana.

Sono da considerarsi tappeti anche le coperte tessute dagli indiani Navajo.

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